«Nelle storie di vita il delitto non è mai perfetto: il movente è improbabile, i testimoni ricordano male e l’imputato, spesso, tace» (Ballata dell’enigma al crepuscolo)

«La colpa e il caso: forma del mondo e architrave di un’umanità sotto schiaffo e, in superfice, un pullulare di maschere oscene, l’opera buffa sul ponte Titanic» (La colpa e il caso)

«La terra dei giganti dove piovono Babau» (Dragoncelli di fuoco)

«L’ambizione è un culto immorale quando lascia il pensiero» (Dragoncelli di fuoco)

«Il segnale s’interruppe il 3 novembre 1993, come il salmodiare di un theremin senza più corrente. E mentre un turbinio di scariche elettriche si abbatterono sulla terra, un UFO arrestò la corsa, fece un inchino e pianse sui cieli di Mosca. Lev Sergeevič Termen era morto» (La ballata dell’enigma al crepuscolo)

«C’è un pezzo di umanità più sensibile e sfortunata che abdica alla vita senza averne compreso il senso» (Il corpo dei Settanta)

«Un uomo che ha fatto della propria vita un capolavoro. Nero» (Del Paganini e dei capricci)

«Nessun albero cresce fino al cielo recita un proverbio svedese. No, Lilly non lo conosceva, la mamma non gliel’aveva mai detto, e in una notte di costellazioni sbagliate è tornata nell’Eden dei bimbi dai tanti nomi, quelli più amati. Kärt barn har många namn» (La ballata dell’enigma al crepuscolo)

«La tristezza è un ventaglio ordito nel dolore ma se lo agiti cadono lacrime» (Dragoncelli di fuoco)