Edizioni Il Foglio, 2024, pp. 131

Il principio che ha ispirato il libro โ€“ ๐ซ๐ข๐œ๐œ๐จ ๐๐ข ๐ญ๐ž๐ฌ๐ญ๐ข๐ฆ๐จ๐ง๐ข๐š๐ง๐ณ๐ž ๐ž ๐ฆ๐š๐ญ๐ž๐ซ๐ข๐š๐ฅ๐ข ๐ข๐ง๐ž๐๐ข๐ญ๐ข โ€“ รจ: corto รจ dove Sorrentino sta. Cosรฌ c’รจ tutto: i cortometraggi indipendenti del futuro premio Oscar e quelli della cerchia di amici (e i nomi sono quelli di ๐’๐ญ๐ž๐Ÿ๐š๐ง๐จ ๐‘๐ฎ๐ฌ๐ฌ๐จ, ๐†๐ข๐š๐ง๐ฅ๐ฎ๐œ๐š ๐‰๐จ๐๐ข๐œ๐ž e con la presenza fissa di ๐๐ซ๐ฎ๐ง๐จ ๐†๐ซ๐ข๐ฅ๐ฅ๐จ in veste di attore) a cui ha partecipato. Cโ€™รจ anche Napoli, il Vomero e il ๐‚๐ž๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐‚๐ฎ๐ฅ๐ญ๐ฎ๐ซ๐š๐ฅ๐ž ๐†๐ข๐จ๐ฏ๐š๐ง๐ข๐ฅ๐ž di Via Caldieri, 66 โ€“ qualche stanza, la sala proiezioni e i bagni, attraverso una ripida scaletta, giรน nella pancia del palazzo โ€“, epicentro di umanitร  cinefile, talvolta teatro dellโ€™azione filmica e macchina dei sogni per larga parte dei protagonisti del libro.

Con: Luoghi comuni (1990) โ€“ insieme a Stefano Russo e Ivan Cotroneo โ€“, Dragoncelli di fuoco (1994), Un paradiso (1994) โ€“ con Stefano Russo โ€“, L’amore non ha confini (1998), La notte lunga (2001), La partita lenta (2009), La fortuna โ€“ Rio, eu te amo (2014) e Voyage au bout de la nuit โ€“ Homemade (2020) a firma Paolo Sorrentino; Sventramento (1995) di Stefano Russo; Aromolรจ โ€“ L’infinito (1994), Fumetto (1996) di Gianluca Jodice, ultimo capitolo di un cinema immaginario nel segno del deforme, del surreale e dell’iperbolico e in nome di un cinema napoletano che โ€“ con Dragoncelli di fuoco โ€“ avrebbe potuto essere. Ma non รจ stato.

VOCI

ยซForte di una prosa sempre puntuale, immaginifica avvincente, Loparco trasfigura questo joyciano ritratto dellโ€™artista da giovane in un travolgente concerto polifonico.ยป
Paolo Nizza per SkyTg24

ยซUn saggio mirabilmente complessoโ€ฆ. dalla scrittura emozionante e partecipata.ยป
Massimo Moscati per Assonanze

ยซUn libro prezioso.ยป
Giuseppe Borrone per campiflegreinews.it

ยซGrazie alle numerose testimonianze (anche iconografiche) dei protagonisti citati, accuratamente raccolte da Loparco, รจ possibile riscostruire gli albori del cinema sorrentiniano in fulminee schegge come โ€“ tra gli altri โ€“ Luoghi comuni (1990), primo lavoro in assoluto, Un paradiso (1994) e lโ€™invisibile mediometraggio Dragoncelli di fuoco (1994), in cui Sorrentino (anche in veste di attore) fa le prova generali della sua cifra artistica con una grottesca parodia di una Chef Star, in anticipo di almeno 20 anni sulla deriva โ€œgastronomicaโ€ della tv nazionale.ยป
Effetto Napoli

ยซLoparco non si limita ad una minuziosa elencazione dei lavori giovanili del futuro premio Oscar, ma attraverso analisi e aneddotiche (molto bella anche la prefazione ad opera di Bruno Grillo che parla di un โ€œviaggio al centro di unโ€™ossessioneโ€ per quello che riguarda la passione per il cinema condivisa, negli anni giovanili, proprio con Sorrentino), ci riporta alla nascita di una vera e propria โ€œscenaโ€ artistica e culturale, quella emersa alle pendici del Vesuvio ad inizio anni โ€™80 e che ha continuato a creare piccoli e grandi gioielli, passando da Piscicelli a Troisi, da Martone a Corsicato, Incerti, De Lillo e Capuano, autentico โ€œnume tutelareโ€, questโ€™ultimo, per il Sorrentino di Eโ€™ stata la mano di Dio.ยป
Luca Cirillo per Palcoscenico

Sulla base di un enorme ed accurato lavoro di documentazione, che vai dai corti in sรฉ alle critiche dellโ€™epoca ricavate da vecchie rassegne stampa, alla fondamentale testimonianza di persone che hanno vissuto quel periodo (tra cui chi scrive), Loparco scandaglia le prime opere di Sorrentino con lโ€™occhio lungimirante di un archeologo del cinema, che sa riconoscere nelle opere giovanili di un cineasta affermato, i prodromi della sua poetica, del suo stile e delle sue ossessioni, embrioni di un cinema futuro che aveva giร  messo radici in quello che era il presente dellโ€™epoca.
Claudio Gargano per Nocturno

ยซโ€ฆ debbo riconoscere un debito di gratitudine verso lโ€™amico udinese Stefano Loparco. Grazie infatti ai suoi due libri dedicati allโ€™adolescenza irrequieta e alle prime esperienze cinematografiche di Paolo Sorrentino, ho scoperto tantissime radici dei suoi capolavori a venire.ยป
Lorenzo Codelli per Cinemazero