Le prime reazioni all’uscita di ‘Graffi sul mondo’

1926132_820695904610775_487821136_oA poche settimane dall’uscita nelle librerie di ‘Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’, una carrellata sulle prime reazioni ricevute dal libro.

«Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo» è un libro ricco di idee e materiali la cui ricerca, appare chiaro, non deve essere stata una passeggiata. C’è da complimentarsi per il palese sforzo di obiettività dell’autore nel trattare una materia non facile (sforzo mai vanificato da una altrettanto trasparente – e legittima – simpatia per il protagonista).
Carlo Gregoretti – giornalista, già inviato de l’Espresso e direttore di testate quali Epoca e Panorama

Tutta la mia ammirazione per l’accuratezza, la preparazione e la stesura di questo non facile libro, «Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo», che avrebbe potuto scontentare molti e che invece, son sicuro, avrà molto successo. E’ la biografia temporale e introspettiva su Gualtiero Jacopetti più completa e obbiettiva che abbia mai letto. Complimenti.
Giampaolo Lomi – regista cinematografico e documentarista

Una lettura che suscita curiosità e interesse; un racconto accurato frutto di un notevole lavoro di ricerca.
Gigi Oliviero – regista televisivo, figlio del compositore Nino Oliviero

Loparco più che un biografo è un appassionato, certosino archivista. Ha recuperato tutto (o quasi tutto) quanto scritto sul personaggio e ha legato i vari capitoli con buona prosa. Lasciando ai lettori non Jacopetti ma un bel pò di strumenti per capirlo.
Libero Quotidiano

«Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo» di Stefano Loparco è un ottimo volume che affronta la personalità, non semplice, di Jacopetti, con la scorta della misura nella scrittura, della filologia e del buon senso. Imponente l’apparato di documenti e testimoni. Voto: 5 su 5.
Nocturno Cinema

Amato. Odiato. Studiato. Ignorato. Un grande giornalista. Un volgare mistificatore. Un ironico dissacratore. Un fascista. Uno stupratore di minorenni. Un disperato romantico che si strappava i capelli per Belinda. Uno che ha cambiato il cinema. Uno che lo ha ucciso. Un uomo e un regista scomodo al potere. Chi? Gualtiero Jacopetti. Stefano Loparco ci racconta tutto di lui. «Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo» è un libro straordinario per scrittura (sublime) e documentazione inedita. Un libro che tutti devono leggere, non solo i cinefili. E che sento un po’ mio anche se non ci ho messo una sola virgola.
Roberto Poppi – storico del cinema

Ma un libro così bello, dannato e controcorrente, sarebbe mai saltato fuori dal catalogo di una ‘major’? La domanda è pleonastica: lunga vita alle piccole ma battagliere Edizioni Il Foglio e al fiore all’occhiello della collana ‘Cinema’.
SoloLibri.net (Mario Bonanno)

«Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo»: un libro straconsigliato.
Roberto Alfatti Appetiti – giornalista e scrittore

Con questo «Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo» (Edizioni Il Foglio, pp. 340, euro 16,00) Stefano Loparco ha realizzato una cosa che si attendeva da anni: raccontare, spiegare e restituire alla storia del cinema (e non solo) il contributo fondamentale di un intellettuale italiano del Novecento tra i più creativi e irregolari.
Luciano Lanna – giornalista e scrittore

«Gualtiero Jacopetti – Graffi sul Mondo» è un libro veramente ben fatto. E mi sento di raccomandarlo non solo agli appassionati di cinema, ma anche a chi si vuole cimentare nel difficile genere della biografia o, semplicemente, leggere un’ottima biografia. In primo luogo infatti Loparco fa emergere con accuratezza e meticolosità la figura di Jacopetti regista, facendo risaltare il lavoro di questo autore controverso, che ha un posto importante nella storia del cinema italiano. Allo stesso tempo, fin dalle prime pagine, Loparco, da fine osservatore, riesce a tratteggiare con grande sicurezza ed empatia il personaggio Jacopetti, che appare sempre molto vivo e presente nel corso del libro. Il tutto senza creare una biografia romanzata, ma attenendosi rigorosamente all’attualità e alle cronache. Mi permetto anche di dire che se c’è qualche produttore in ascolto, potrebbe prendere in considerazione di trasformare il libro di Loparco in un film.
Mario Gerosa – giornalista e scrittore

Allo scrittore piace il sentiero solitario, lo si è capito.
Gian Paolo Polesini – giornalista e critico cinematografico del Messaggero Veneto

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