Nella foto, da sinistra: Franco Grattarola, Giampaolo Lomi e Stefano Loparco.
Martedì 10 giugno, alle ore 21.10, presso la Sala Trevi di Roma, nell’ambito della programmazione della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato presentato il volume Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo di Stefano Loparco. Una bella e inaspettata sorpresa; tra il pubblico, il noto critico cinematografico Tatti Sanguineti – autore, tra l’altro, di trasmissioni Mediaset e Iris – che si è complimentato con l’autore per la realizzazione di un libro che – stando a Domenico Monetti del Centro Sperimentale, che ha introdotto la serata – è da considerarsi uno dei migliori libri sul cinema dell’anno.
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‘Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’ è la prima biografia completa dedicata al giornalista e cineasta Gualtiero Jacopetti (1919 – 2011), autore di pellicole controverse quali Mondo cane (1962), Africa addio (1966) e Addio zio Tom (1971). Un figlio inquieto della provincia italiana, insofferente alle regole e refrattario alle mode. Il suo sguardo dissacrante ha divertito, offeso, indignato; i suoi film hanno diviso critica e pubblico, nazioni e parlamenti; la sua tecnica cinematografica ha aperto la strada a un nuovo modo di fare cinema, con proseliti e schiere di fan in tutto il mondo. Poi c’è la vita dell’uomo, le sue idee, il suo mondo. Come un cavaliere antico, Jacopetti è stato un uomo refrattario al compromesso, senza indulgenze né ripensamenti. Una sorta di Don Chisciotte del XX secolo. E come il cavaliere idealista di Miguel de Cervantes, il giornalista ha vissuto una vita ricca di avventure. Quasi sempre dal triste epilogo.
Introduzione di Roberto Curti e Alessio Di Rocco. Il testo contiene materiale inedito e le testimonianze di: Franco Prosperi, Carlo Gregoretti, Riz Ortolani, Katyna Ranieri, Giampaolo Lomi, Pietro Cavara, Gigi Oliviero, Umberto Jacopetti e Oliviero Toscani.
‘Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’, is the world’s first biography on the journalist and film-maker Gualtiero Jacopetti (1919 – 2011), the author of such controversial works as Mondo cane (1962), Africa addio (a.k.a. Africa Blood and Guts, 1966) and Addio zio Tom (a.k.a. Goodbye Uncle Tom, 1971). A restless son of the Italian province, impatient with the rules and refractory to the fashions. With his irreverent approach, he managed to amuse, insult and shock; his films divided the critics as well as the audience, not to mention entire nations and parliaments; his cinematic technique paved the way for a new way of making movies, and gained him proselytes and hordes of fans all over the world. But there is more than that: the man’s life, his ideas, his world. Like a cavalier of ancient times, Jacopetti was a man who did not accept any compromise, without any indulgence nor afterthought. A sort of Don Quixote of the 20th century. And just like Miguel de Cervantes’ idealistic hero, the journalist lived a life full of adventures—most of them with a sad epilogue. Introduction by Roberto Curti and Alessio Di Rocco. The volume contains unpublished material and testimonials from: Franco Prosperi, Carlo Gregoretti, Riz Ortolani, Katyna Ranieri, Giampaolo Lomi, Pietro Cavara, Gigi Oliviero, Umberto Jacopetti and Oliviero Toscani.
Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo
un libro di Stefano Loparco
Isbn 9788876064760
Ed. Il Foglio letterario, coll. cinema.
Mi piace molto la copertina finale