Nocturno’s KK.

Volute di sigaro al soffitto e Miles Davis nell’aria; il resto lo spiega con la consueta maestria Davide Pulici per Nocturno Cinema (che ringrazio per avermi voluto seguire sulla faccia nera di Paganini) in un pezzo dal titolo Viaggio al centro di Klaus Kinski. Una recensione che dovrebbero leggere tutti (non è questione di stelle; qui non rimane fuori davvero nulla), anche chi non aprirà mai il mio libro. Grazie Davide.

«Già il fatto che qualcuno scelga di titolare un libro con il dimenticato complemento di argomento (in latino de + ablativo), ce lo rende appetibile a prescindere. Anche a non sapere di che cosa esattamente parli. E anche se nel caso del presente volume, la lettura non disattende poi le aspettative (…). Non bisogna lasciarsi fregare di fronte a un film come Paganini dalla stretta finale in cui si conclude che sia, banalmente, bello o brutto: Loparco lo sa bene e il pregio del suo volume è, tra gli altri, quello di far capire quali forze si muovessero dentro, dietro, prima e dopo il film. E non importa che nessuno le abbia riconosciute. Importa che ci siano».

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