Non tutte le interviste sono uguali. Ad esempio quella di Gianluigi Perrone per Taxidrivers è stata in larga parte inaspettata, per le domande poste e per le risposte che inevitabilmente ha stimolato. Qui si parla di Del Paganini e dei capricci, Klaus Kinski, Paganini, Gian Maria Volonté, l’atto creativo, la costruzione del mito e la prospettiva attraverso cui guardo al mio ruolo di scrittore. C’è chi dice che guardo al cinema attraverso troppi gradi di separazione. C’è del vero. Ma tra un capolavoro e l’uomo che l’ha realizzato sarò sempre dalla parte del secondo. Per chi voglia conoscere meglio il mio lavoro, lascio l’intervista di Gianluigi qui.