Dio è quello del Vocatus atque non vocatus deus aderit («Chiamato o non chiamato, il Dio sarà presente!»), la frase tratta dall’Oracolo di Delfi che Jung fece scolpire sulla porta della sua casa a Küsnacht, in Svizzera vicino Zurigo. Un’entità la cui presenza è al tempo misterica e tangibile ma che ci prescinde. Ed è spaventevole proprio perché inconoscibile. Ecco, la funzione del racconto orale nella cultura contadina sta nel riempire di significato una così vasta figura del sacro, altrimenti inesplicabile. Ciò detto, non c’è da temere Gesù, meravigliosa creatura che ha espiato con la morte le colpe dell’umanità, Dio sì.
Pupi Avati, intervista sul sacro di Stefano Loparco, Nocturno, agosto 2019