La fine del mondo (cane)

MONDO

Ormai le bozze sono pronte,  pochi mesi e anche Mondo cane. La storia raggiungerà le librerie, nel 2020, spero. Finisce così il mio giro del mondo, attraverso gli scoscesi e i tormenti di una filmografia irripetibile, al fianco di alcuni tra i protagonisti dell’avventura, la più straordinaria, la più insidiosa del cinema italiano. Penso a Giampaolo Lomi, Carlo Gregoretti, Riz Ortolani, Katyna Ranieri, penso a tutte le persone che ho incontrato a zonzo per l’Italia, inseguendo una testimonianza, un documento, una polemica. Con Mondo cane. La storia – scritto con Franco Prosperi che è il vero Cicerone della vicenda – la quadrilogia del mondo (Graffi sul mondo, Passeggeremo ancora tra le rovine del tempio, Addio zio Tom) giunge al capolinea.  E lo fa con grande sincerità, credo. Perché Mondo cane. La storia racconta un Mondo cane inedito, fuori dai flashes dei reporter e il chiacchiericco mediatico del tempo, incaricandosi di mettere a nudo fatti e penetrare nell’intimo dei rapporti umani – da Pier Paolo Pasolini a Oriana Fallaci, da Marlon Brando a Alberto Sordi, da Angelo Rizzoli a Indro Montanelli, da Franco Prosperi, Paolo Cavara a Gualtiero Jacopetti -, oltre le soglie della tragedia. Perciò il libro sarà dedicato all’unica persona possibile: Belinda Lee.   

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