La Città Quotidiano

Un mese di Dragoncelli di fuoco

«Non perdetevi le virgole di questo scritto, perché le incidentali valgono assai più delle principali che sono un accessorio linguistico necessario ma l’essenza indispensabile di ogni esistenza, Loparco lo sa, sta nei periodi ipotetici di cui il libro è pieno». Michele Saviano

«Con Dragoncelli di fuoco lo studioso meticoloso incontra il romanziere ispirato, infatti il libro di Loparco è difficile da circoscrivere in un genere, e questa è una grande forza». Simone Scafidi 

«Loparco scrive benissimo. Ma c’è di più. Dragoncelli di fuoco ha ritmo, belle metafore visive e uno stile che rende la lettura interessante, anche al netto del mondo sorrentiniano». Stefano Russo

«Dragonelli di fuoco è un affresco, un lavoro che denota impegno e passione». Maurizio Fiume

«Costa meno di un pacchetto di sigarette. Dimensioni minuscole: 10×15. Il maiuscolo è nelle 142 splendide pagine. L’autore è un Grande, con la G a carattere 52 e si chiama Stefano Loparco». Roberto Poppi

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