Graffi sul mondo – ‘Lontano dall’ideologia’ di Fabrizio Fogliato

Graffi sul mondo secondo Fabrizio Fogliato, critico cinematografico e saggista

Avatar di fabriziofogliatoFabrizio Fogliato | Critico cinematografico, saggista

Lontano dall’ideologia

“Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo” é un libro poliedrico, sfaccettato e multiforme che rischia continuamente di sfuggire dalle mani del suo autore, ma che é tenuto assieme con tenacia (persino con disperazione) da Stefano Loparco che dimostra una smisurata passione per il soggetto della sua biografia. D’altra parte solo gli stolti possono pensare che sugli argomenti scelti da uno scrittore non ci possa (e debba) essere una “simpatia di fondo”. E così, “Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo” é il primo volume dedicato ad un regista (ma anche tante altre cose) su cui lo sguardo non é mai stato obiettivo perché viziato dall’ideologia. Stefano Loparco, che (fortunatamente ha passione per chi, e ciò di cui scrive) sin dalle prime pagine inizia una strenua battaglia con se stesso e, anche e soprattutto, con chi si pronuncerà ideologicamente sul suo libro, per mantenere una malcelata equidistanza da Jacopetti.

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La lettera del mese di agosto

Premessa: spero di poter vincere il libro “Graffi sul mondo”, segnalando a tutti il documentario sull’opera di Jacopetti&Prosperi contenuto nel dvd tedesco Mondo Candido (Camera Obscura).

Segnalo il dvd (ormai del 2011), non per pubblicizzare il prodotto in sé, cioè film, ma perché questo è uno dei casi nel quale il contorno è molto meglio del piatto principale, dove per prima portata intendo il film stesso. Brevemente..

Mondo Candido è l’ultimo film del sodalizio Jacopetti&Prosperi, ma il rapporto tra i due è già in crisi da tempo, infatti l’apporto di Prosperi è pressochè nullo, il film è un desiderio di Jacopetti di fare il Candido di Voltaire. Il risultato lo potete vedere voi, occhio che la versione trasmessa in TV è tagliata di 7 minuti. Non sto a focalizzarmi su questo, certo è un esperimento “anomalo” all’interno della filmografia di Jacopetti, personalmente non mi è piaciuto, giusto qualche sequenza salverei, come la guerra tra i campi di papaveri, ma poi alla fine quel che resta del film è poco. Siamo anni luce lontani da Mondo Cane o Africa Addio, ma quelli erano documentari (?) veri o finti che siano, mentre questo è un film vero e proprio. Il problema nasce già col titolo – sbagliato, unire il nome dell’opera di Voltaire, il Candido appunto, strizzando l’occhio al passato filmografico del duo, o sarebbe meglio dire “sfruttare il richiamo del” passato filmografico del duo, anteponendoci la parola “Mondo”. Come detto poc’anzi, scelta sbagliatissima, dato il genere di pubblico completamente diverso a cui si rivolge questo prodotto e quindi conseguente flop e naufragio di altri “possibili” lavori. Dico possibili perché ormai le strade dei due erano già separate.

Detto questo non mi spiego ancora come mai Jacopetti fosse da sempre interessato a portare sullo schermo questo libro, e cosa di questo libro lo avesse colpito, tanto da spingerlo a scegliere questo rispetto ad altre opere.

Arrivo ora al contorno, ovvero la parte meno succulenta della portata, ma che per il sottoscritto è il piatto ricco.

Il documentario “AROUND THE WORLD IN 15 YEARS” (in italiano n.d.) di F. Caddeo che accompagna quest’edizione in dvd è quello che io intendo un lavoro fatto a regola d’arte. Parte dagli inizi, dove si possono cogliere le estrazioni e gli interessi molto diversi di Jacopetti e Prosperi, giornalista il primo, naturalista il secondo, l’incontro tra loro, il primo documentario realizzato ovvero Mondo Cane, il seguito (fatto con materiale di scarto del primo), La donna nel mondo, Africa Addio e i suoi problemi, Addio Zio Tom, e alla fine viene toccato velocemente anche l’ultimo lavoro, Mondo Candido. Il documentario viene apprezzato nella sua lunghezza (quasi due ore). Quello che interessa sono i loro discorsi, i loro pensieri, i loro aneddoti raccontati in modo chiaro, preciso e diretto, non andando mai fuori tema (merito questo del montaggio). Ascoltandoli, si ha la voglia di saperne sempre di più, non per forza limitandosi solo all’aspetto cinematografico. Viene toccato (quasi) tutto, ma quello che colpisce è la lucidità e la chiarezza di queste due persone. Il documentario prosegue senza stacchi inutili e si arriva alla fine delle due ore con la sensazione di aver appreso un qualcosa di prezioso e di non aver buttato via del tempo.

Questa versione del documentario (2011) è il risultato dell’accorpamento di due featurette rimontate/tagliate/aggiunte apparse nel cofanetto francese di Mondo Cane.

Per concludere segnalo che gira una versione, da me purtroppo non ancora visionata, del già citato documentario, rimontata nuovamente e presentata al pubblico lo scorso anno.

Per completezza consiglio di procurarsi anche il documentario dedicato solo a Gualtiero Jacopetti “L’importanza di essere scomodo” di Andrea Bettinetti.

Gabriele G.

Totalità, magazine on line di cultura politica, consiglia Graffi sul mondo

La rivista TOTALITA’ – Magazine On line di Cultura e Politica (il cui comitato direttivo è composta da Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani) consiglia ai propri lettori Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo.

E io lo scrivo.

Totalità – Magazine on line di cultura e politica

Luigi Mascheroni (Il Giornale) consiglia Graffi sul mondo

Luigi Mascheroni (Il Giornale) consiglia Graffi sul mondo

24 giugno 2014. Nel giorno della débâcle per la nostra nazionale calcistica sconfitta per 1 – 0 contro l’Uruguay, un breve scambio di messaggi tra Luigi Mascheroni, giornalista e docente universitario e il critico Gian Paolo Serino. Non propriamente una recensione, ma un invito alla lettura genuino e disinteressato (non avendo il piacere di conoscere personalmente l’autore).

Graffi sul mondo approda su Sentieri Selvaggi

‘L’autore si muove abilmente attraverso la quantità sterminata di materiali su cui ha compiuto la sua ricerca conservando però un gusto per il racconto che dipinge l’avventurosa vita di Jacopetti come fosse un romanzo, tanto da confermare poi l’ipotesi che molti passaggi della sua vita siano solo abili ricostruzioni, un po’ come i suoi stessi film’.

Leggi la recensione su Sentieri Selvaggi

Riccardo Agostini e Il Corpo dei Settanta

Riccardo Agostini e Il Corpo dei Settanta

‘Come adolescente degli anni ’80 sono stato attratto da questo libro: IL CORPO DEI SETTANTA – Il corpo, l’immagine e la maschera di EDWIGE FENECH. Grazie a Stefano Loparco per questa pubblicazione.’

Riccardo Agostini (www.agostiniriccardo.com), Life coach e campione nazionale di Public Speaking