Luigi Mascheroni (Il Giornale) consiglia Graffi sul mondo

Luigi Mascheroni (Il Giornale) consiglia Graffi sul mondo

24 giugno 2014. Nel giorno della débâcle per la nostra nazionale calcistica sconfitta per 1 – 0 contro l’Uruguay, un breve scambio di messaggi tra Luigi Mascheroni, giornalista e docente universitario e il critico Gian Paolo Serino. Non propriamente una recensione, ma un invito alla lettura genuino e disinteressato (non avendo il piacere di conoscere personalmente l’autore).

10 giugno, Roma, Cinema Trevi. Presentazione di ‘Graffi sul mondo’

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Nella foto, da sinistra: Franco Grattarola, Giampaolo Lomi e Stefano Loparco.

Martedì 10 giugno, alle ore 21.10, presso la Sala Trevi di Roma, nell’ambito della programmazione della Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia, è stato presentato il volume Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo di Stefano Loparco. Una bella e inaspettata sorpresa; tra il pubblico, il noto critico cinematografico Tatti Sanguineti – autore, tra l’altro, di trasmissioni Mediaset e Iris – che si è complimentato con l’autore per la realizzazione di un libro che – stando a Domenico Monetti del Centro Sperimentale, che ha introdotto la serata – è da considerarsi uno dei migliori libri sul cinema dell’anno.

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Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’ è la prima biografia completa dedicata al giornalista e cineasta Gualtiero Jacopetti (1919 – 2011), autore di pellicole controverse quali Mondo cane (1962), Africa addio (1966) e Addio zio Tom (1971). Un figlio inquieto della provincia italiana, insofferente alle regole e refrattario alle mode. Il suo sguardo dissacrante ha divertito, offeso, indignato; i suoi film hanno diviso critica e pubblico, nazioni e parlamenti; la sua tecnica cinematografica ha aperto la strada a un nuovo modo di fare cinema, con proseliti e schiere di fan in tutto il mondo. Poi c’è la vita dell’uomo, le sue idee, il suo mondo. Come un cavaliere antico, Jacopetti è stato un uomo refrattario al compromesso, senza indulgenze né ripensamenti. Una sorta di Don Chisciotte del XX secolo. E come il cavaliere idealista di Miguel de Cervantes, il giornalista ha vissuto una vita ricca di avventure. Quasi sempre dal triste epilogo.

Introduzione di Roberto Curti e Alessio Di Rocco. Il testo contiene materiale inedito e le testimonianze di: Franco Prosperi, Carlo Gregoretti, Riz Ortolani, Katyna Ranieri, Giampaolo Lomi, Pietro Cavara, Gigi Oliviero, Umberto Jacopetti e Oliviero Toscani.

 
‘Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’, is the world’s first biography on the journalist and film-maker Gualtiero Jacopetti (1919 – 2011), the author of such controversial works as Mondo cane (1962), Africa addio (a.k.a. Africa Blood and Guts, 1966) and Addio zio Tom (a.k.a. Goodbye Uncle Tom, 1971). A restless son of the Italian province, impatient with the rules and refractory to the fashions. With his irreverent approach, he managed to amuse, insult and shock; his films divided the critics as well as the audience, not to mention entire nations and parliaments; his cinematic technique paved the way for a new way of making movies, and gained him proselytes and hordes of fans all over the world. But there is more than that: the man’s life, his ideas, his world. Like a cavalier of ancient times, Jacopetti was a man who did not accept any compromise, without any indulgence nor afterthought. A sort of Don Quixote of the 20th century. And just like Miguel de Cervantes’ idealistic hero, the journalist lived a life full of adventures—most of them with a sad epilogue. Introduction by Roberto Curti and Alessio Di Rocco. The volume contains unpublished material and testimonials from: Franco Prosperi, Carlo Gregoretti, Riz Ortolani, Katyna Ranieri, Giampaolo Lomi, Pietro Cavara, Gigi Oliviero, Umberto Jacopetti and Oliviero Toscani.

Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo

un libro di Stefano Loparco

Isbn 9788876064760

Ed. Il Foglio letterario, coll. cinema.

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Riccardo Agostini e Il Corpo dei Settanta

Riccardo Agostini e Il Corpo dei Settanta

‘Come adolescente degli anni ’80 sono stato attratto da questo libro: IL CORPO DEI SETTANTA – Il corpo, l’immagine e la maschera di EDWIGE FENECH. Grazie a Stefano Loparco per questa pubblicazione.’

Riccardo Agostini (www.agostiniriccardo.com), Life coach e campione nazionale di Public Speaking

 

 

Visioni Probite – il nuovo libro di Roberto Curti e Alessio Di Rocco

Visioni Probite - il nuovo libro di Roberto Curti e Alessio Di Rocco

Solo oggi ho scoperto di comparire tra i ringraziamenti del poderoso volume Visioni Proibite – I film vietati dalla censura italiana (1947-1968) (Edizioni Lindau) di Roberto Curti e Alessio Di Rocco. Ci tengo a rimarcare che ciò è da attribuirsi alla straordinaria cortesia degli autori e non al merito del sottoscritto! E comunque, trattasi di opera bella e preziosa.

Grazie ai documenti originali e ad altre fonti d’epoca, spesso inedite, “Visioni proibite” ricostruisce in modo sistematico le vicissitudini di centinaia di pellicole cui fu negato il nulla osta della censura. Sono stati vittime di questa normativa (per altro mai abrogata) film di Steno e Monicelli, Ophüls, Buñuel, Ferreri, Chabrol, Waters e Fassbinder, ma anche pellicole sovietiche di propaganda, documentari esotici, commedie licenziose, horror di serie B, bassa pornografia. Spaziando dagli anni in cui Giulio Andreotti fu a capo della censura al ’68, dal diluvio di pornografia della fine degli anni ’70 a casi celebri quali “Querelle” e “Totò che visse due volte”, i due volumi che compongono l’opera presentano uno spaccato storico, politico e sociale di un Paese in cui i mutamenti epocali del costume erano accolti con malcelato fastidio e dove a occasionali slanci progressisti facevano seguito ricadute oscurantiste. Questo primo volume, che arriva fino allo “spartiacque” del ’68, è diviso in due sezioni, una di taglio storiografico, l’altra invece costituita dalle schede dettagliate di tutte le pellicole bocciate (con l’indicazione puntuale dei tagli effettuati e delle altre manipolazioni imposte dai censori). Prefazione di Carlo Lizzani.

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Recensione di Solo Libri

Recensione di Solo Libri

“Ma un libro così bello, dannato e controcorrente, sarebbe mai saltato fuori dal catalogo di una ‘major’? La domanda è pleonastica: lunga vita alle piccole ma battagliere Edizioni Il Foglio e al fiore all’occhiello della collana ‘Cinema’”.

La recensione di Solo Libri a firma Mario Bonanno

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Nocturno Cinema assegna il massimo dei voti a ‘Graffi sul mondo’

Nocturno Cinema

Nel numero di marzo – attualmente in edicola – la rivista Nocturno Cinema, assegnando il massimo dei voti a ‘Gualtiero Jacopetti – Graffi sul mondo’, conclude: “un ottimo volume di Stefano Loparco che affronta la personalità, non semplice, di Jacopetti, con la scorta della misura nella scrittura, della filologia e del buon senso. Imponente l’apparato di documenti e testimoni”. Voto: 5 su 5.